Padova Prato della Valle

Città conosciuta in tutto il mondo per le sue università nate nel 1222 e per il suo commercio, Padova offre ai turisti delle opere d’arte uniche e meravigliose.

Per raggiungere Padova si può prendere l'autostrada e in circa 30 minuti si raggiunge Padova, oppure si può prendere la strada che costeggia la Riviera del Brenta, in tal caso lungo tutto il traagitto si possono ammirare le ville che furono di nobili veneziani. La prima villa che si incontra proveniendo da Venezia è la palladiana villa Foscari, detta la Malcontenta, invece una delle ultime è villa Pisani, di dimensioni imponenti, il cui parco, con la grande peschiera ricorda la facoltosa Versaille. 

​Molte sono le mete turistiche a Padova, fra queste ci sono la Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione, il duomo,  la Basilica di Sant’Antonio, l’Isola Memmia, il monumento equestre al Gattamelata e molto altro ancora.

Palazzo della Ragione

Il Palazzo della Ragione è stato costruito nel 1218, ma nel 1306 fu terminato con un piano sopraelevato che termina con un tetto a forma di chiglia di nave rovesciata.​

La forma del Palazzo può far sembrare che i due lati opposti dell’edificio siano uguali fra loro, ma un attento osservatore può notare che ogni lato è di misura diversa pertanto anche gli angoli sono diversi fra loro ( se non si nota il particolare a occhio nudo lo si può vedere da una foto satellitare)

Particolare che rende questo palazzo unico al mondo è la sua enorme sala sospesa che con la sua dimensione di ottantun metri per ventisette e la sua altezza di ventisette metri detiene il record come sala sospesa più grande al mondo. Il palazzo della Ragione divide fisicamente due piazze: la Piazza delle Erbe e la Piazza dei Frutti.

Prato della Valle

Il Prato della Valle è una delle piazze più grandi d’Italia e d’Europa (88620 m²). Il nome di questa Piazza è variato molto nel corso del tempo in base agli usi che ne venivano fatti: per esempio era Campo Marzio quando veniva usata come luogo per radunare le truppe etc. 

L’attuale nome deriva dall’abitudine di chiamare Prato tutte gli spazi, anche non lastricati, che venivano utilizzati per i mercati, e che spesso proprio perché non lastricati facevano crescere nei periodi di minor utilizzo una gran quantità di erba; il nome valle invece è dovuto alla natura paludosa che inizialmente aveva questo luogo che andava spesso soggetto ad essere sommerso dall’acqua. All’interno del Prato della Valle c’è l’Isola Memmia (che deve il nome al suo creatore Andrea Memmo). Questa bellissima isola fu costruita per rilanciare l’economia attraverso il commercio e per bonificare la zona paludosa dove si trovava. Per sollevare l’area furono portati 10000 carri di terra e le spese di bonifica furono in parte coperte con l’affitto dei negozi costruiti nell’Isola.

 Il canale che circonda l’Isola Memmia aveva lo scopo di aiutare la bonifica della zona. Queste due piazze erano come dice il nome stesso luoghi di mercato e sono attualmente congiunte da un passaggio coperto detto “ il volto della corda” a motivo del fatto che anticamente coloro che venivano scoperti imbrogliare i clienti al mercato con bilance truccate venivano legati per i polsi e sollevati ad una altezza di tre o quattro metri e poi lasciati cadere. All’interno del Palazzo della Ragione vi si trova una pietra del Vituperio (un’altra è presente anche nel Palazzo dei Trecento a Treviso), dove i debitori insolventi venivano obbligati a battere le natiche nude per tre volte per poi essere condotti nel Palazzo delle Debite posto davanti al Palazzo della Ragione per scontare la loro pena.

Cappella degli Scrovegni

Fatta costruire e dipingere da un ricco banchiere padovano la Cappella degli Scrovegni è una delle mete più ambite di Padova. 

La struttura originale della Cappella degli Scrovegni non era esattamente quella attuale, infatti erano stati presi accordi con gli Eremitani per la costruzione di un oratorio, ma verso la fine dei lavori la struttura era troppo simile ad una chiesa ed il campanile troppo imponente e vistoso secondo gli Eremitani. A causa di questa contesa una parte della struttura, il grande absidale che doveva contenere il mausoleo  degli Scrovegni, fu abbattuto e il campanile ridotto di dimensioni.

 Dipinta senza ombra di dubbio da Giotto il quale scelse in modo meticoloso la posizione delle intelaiature in base alla posizione dell’osservatore e della luce. Il ciclo pittorico, incentrato sul tema della salvezza,  è incentrato sulle storie che precedettero il Cristo e le storie del Cristo stesso e finisce con la Pentecoste. Sulla controfacciata si trova un grande Giudizio Universale.